| News | Il nostro ufficio stampa ha intervistato in esclusiva il 9 volte Campione del mondo Antonio Cairoli

Il nostro ufficio stampa ha intervistato in esclusiva il 9 volte Campione del mondo Antonio Cairoli

MANTOVA - Anticipo di primavera oggi al Circuito Città di Mantova dove è in programma l’ultimo round degli Internazionali d’Italia che assegnerà i titoli italiani delle classi MX1, MX2 e 125cc. Oggi giornata dedicata alle operazioni preliminari e alla preparazione delle moto. Alle 14.30 è arrivato il 9 volte Campione del mondo Antonio Cairoli,per partecipare ad una sessione di autografi e selfie organizzati da RadioPico. Domani Tony tornerà in gara dopo ben 8 mesi di stop forzato a causa del noto infortunio alla spalla destra patito nel GP Lettonia a Kegums.In Campionato MX1 Gajser (Honda HRC) viaggia a punteggio pieno, in MX2 è in testa il francese Maxime Renaux (SM Action Yamaha), nella 125cc sfida tra il reggiano delle Fiamme Oro Pietro Razzini e Andrea Roncoli con la Husqvarna.

Antonio Cairoli come sta?

«Benino dai, l’infortunio è stato molto grave, sono ancora in fase di recupero per quanto riguarda al mobilità della spalla, ci vogliono 6-7 mesi perché torni a posto, ecco perché ho saltato le prime 2 gare degli Internazionali, qui a Mantova però volevo esserci. Sarà un test importante, mi serve per vedere alcune cose in vista dell’inizio del mondiale, il 1 marzo in Gran Bretagna».

A che livello di forma è per la gara di domani?

«Penso di essere al 60-65%. Il medico mi ha detto che sarebbe stato un lungo recupero, ma credevo che sarei riuscito ad accorciare i tempi. Invece non è stato così. La gara di domani sarà dura, i miglioramenti saranno lenti ».

Quando è tornato in moto?

«Da due mesi, a fine novembre, all’inzio è andata bene poi la spalla destra si è infiammata, quindi ho dovuto mollare un po’, ma poi sono ripartito».

E’ il morale com’è?

«Ogni volta che torno in moto è buono, anche se devo adattarmi ad usare la spalla in modo diverso dal solito».

A fine settembre scorso sua moglie Jill Cox ha dato alla luce Chase Ben. Come è cambiata la sua vita da quando è papà?

«Sicuramente in meglio, è stato un bellissimo regalo. Certo a livello sportivo è più impegnativo, ma quando non mi devo allenare anche io mi alzo di notte, anche se è raro perché fortunatamente mio figlio dorme quasi sempre».

Porterà il bimbo alle gare?

«Non a tutte, in quelle oltre oceano starà con i nonni».

Cosa le è mancato delle gare in questi mesi?

«L’adreanalina dei primi giri, la partenza. Non sarà facile domani tornare dietro al cancelletto e trovare gli automatismi. Servirà qualche gara e solo dopo dovrei tornare al top».

Con 89 GP vinti e 9 mondiali conquistati è il secondo crossista più vincente di sempre dopo Stefan Everts. E’ interessato a superare il belga?

«A causa dell’infortunio non ho tutta questa pressione addosso quest’anno sono più rilassato rispetto al passato. Non mi sono posto ancora alcun traguardo. So che verso metà stagione sarò al top e inizierò a divertirmi di nuovo».

I rivali più pericolosi per domani?

«Tim Gajser perché è il Campione del mondo uscente e qui agli Internazionali ha dominato le prime 2 gare. Questo è un Campionato molto bello e di alto livello comunque, i piloti forti sono tanti ».

Che cosa vorrebbe avere da questo 2020?

«Tornare a divertirmi in moto e recuperare la forma che avevo a inizio del 2019 quando vinsi gli Internazionali e il GP Lombardia qui a Mantova».

Dieci anni fa qui a Mantova debuttò con la KTM vincendo lo Starcross, quale è il suo bilancio?

«Sono stati anni molto belli con 6 mondiali vinti e la soddisfazione di aver portato alla vittoria l’esordiente KTM 350cc. Per me il team de Carli è una famiglia».

Quando scade il suo contratto?

«A fine 2020, ma siamo interessati a parlare di futuro con la Casa, penso da giugno».

Non teme che possa ripetersi ciò che è accaduto a Valentino Rossi con la Yamaha?

«No, perché la KTM ha una mentalità più familiare e anche quando smetterò di correre spero ri restare nella loro orbita per far crescere nuovi talenti. I marchi giapponesi invece puntano sul risultato e Valentino per vari motivi nel 2019 non ne ha avuti, pensano più al business».

Fino a quando vorrebbe correre?

«Dipende se sarò ancora competitivo o farò fatica. Mi piacerebbe estendere il contratto di altri 2 anni. Il mio target è il 2022, che è poi il mio numero di gara con uno zero in più».


Stefano Bergonzini

Stefano Bergonzini